Cantare Dante a Scuola

Un progetto di Ambrogio Sparagna e Orchestra Popolare Italiana prodotto da Archivio Aurunco e Finisterre
in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione

Il progetto prevede:

  • un pacchetto didattico a disposizione di una rete di Istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale.
  • il supporto a distanza, a cura del team di esperti coordinati da Ambrogio Sparagna, con gli insegnanti di musica (o altra materia) degli Istituti scolastici.
  • la messa in scena di un repertorio di 1 (fino a 4 canti) per un evento pubblico (webinar e dal vivo) con la partecipazione di studenti delle scuole coinvolte nel progetto.
  • Streaming sulla pagina Facebook del Ministero dell’Istruzione il 25 marzo in occasione del “Dantedì”.

Allo studio la realizzazione di un Evento finale, (on line o in presenza) che preveda la partecipazione di alcune delle scuole coinvolte (giugno 2021).

Il Pacchetto didattico

  • Link a 4 videolezioni condotte da Ambrogio Sparagna e Anna Rita Colaianni con la partecipazione di Davide Rondoni
  • MP3 dei 4 brani musicali completi
  • MP3 delle basi dei 4 brani musicali
  • Testi e partiture dei 4 brani




PERCHE’ CANTARE DANTE?

Fino ad alcuni anni fa molte feste popolari dell’Appennino erano segnate dalla presenza della poesia cantata “a braccio”. Durante queste manifestazioni numerosi poeti-pastori si alternavano improvvisando versi sul metro dell’endecasillabo dando vita a delle gare poetiche, costruite su contrasti come ad esempio acqua-fuoco, estate-inverno, etc.
Accanto a momenti di improvvisazione in “ottava rima”, i poeti-pastori amavano cantare passi estratti dalla Divina Commedia.
Molti di questi poeti-popolari erano in grado di cantare a memoria centinaia di versi di poesia. La musica favoriva l’apprendimento di testi difficili e dava i tempi alla poesia facendola diventare un’esperienza condivisa anche da chi non possedeva l’esercizio della lettura.

Ma possiamo anche noi continuare a Cantare Dante seguendo quell’antica e affascinante modalità dell’esercizio della poesia cantata.
Nei nostri 4 brani, accompagnati da strumenti musicali pastorali come organetti, zampogne, ciaramelle, vengono proposti alcuni versi della Divina Commedia cantandoli su impianti melodici popolari. Riprendono così vita le storie di Paolo e Francesca, di Ulisse, di Cacciaguida e di altri personaggi danteschi.
In questo modo ricantiamo le terzine di endecasillabi con cui è costruito il poema dantesco. Una esperienza di canto che è possibile fare insieme facendo così rivivere la grande poesia popolare italiana.
I materiali didattici sono finalizzati a laboratori di natura disciplinare ed interdisciplinare nell’ambito dei programmi di Letteratura Italiana e Musica.

Guidati da Ambrogio Sparagna e dai Solisti dell’Orchestra, gli studenti possono conoscere ed  affrontare lo studio del canto “a poeta” dantesco  imparando a cantare “a orecchio” le antiche melodie popolari utilizzate dai poeti-pastori. Dopo questa fase propedeutica a distanza, utilizzando le basi musicali messe a disposizione nei contenuti extra, gli studenti potranno eventualmente realizzare, con l’ausilio degli insegnanti, una serie di attività performative sul repertorio dantesco.
L’uso di questa prassi esecutiva di canto “a poeta”  può risultare molto efficace sul piano didattico in quanto curioso e originale e capace di coinvolgere emotivamente e divertire i partecipanti. Cantare i passi della Divina Commedia, come avveniva nella tradizione popolare, consente una  corretta dizione e sicura memorizzazione del testo poetico ad un’ampia fascia di fruitori.

E sono 700 anni che Dante aspettava di sentirci cantare!